Mostrare opere d'arte per un tempo limitato e in uno spazio istituzionalmente non dedicato, come a Palazzo Gaddi in Via del Giglio a Firenze, impone atmosfere più che indagini sulla ricerca museografica. Come castelli di sabbia in riva al mare, gli allestimenti temporanei devono mostrare quello che sono: supporti, più o meno belli, che aspettano il momento di essere smontati. La loro bellezza, forse, sta proprio nella loro finitezza, come certe scene teatrali, che riescono ad accendere circuiti tra l'arte e l'attimo; tra il testo e il contesto.